Kit in resina - scala 1/350

Marina Militare Italiana
Sommergibile Classe  Toti
"Enrico Toti"
(SSK 506)
"Vincere ad ogni costo"
1985 / 1997


Il Modello finito

Cenni storici
    I quattro sommergibili della Classe "Toti" sono stati i primi ad essere costruiti in Italia dalla fine della II Guerra Mondiale. L'intera classe è stata realizzata nei Cantieri Navali Riuniti dell'Adriatico di Monfalcone (GO) dal Giugno 1965 al Dicembre 1968. Capacità e prestazioni di tutto riguardo a quei tempi, infatti i quattro sommergibili "Toti", grazie alle loro minime dimensioni, superfici ecoriflettenti molto ridotte e silenziosità subacquea tipica dei Diesel/Elettrici, avevano la possibilità di trovarsi sempre in posizione di vantaggio. Il loro armamento principale era ovviamente il siluro; ne imbarcavano 8 filoguidati Whitehead Motofides A184 da 533 mm con la possibilità di ingaggiare bersagli sia subacquei che di superfice grazie alla testata autocercante attiva/passiva di cui erano dotati. Inoltre il siluro aveva in dotazione dispositivi di contro-contromisure elettroniche (ECCM) per eludere possibili falsi echi. Il peso al lancio era di 1300Kg. con testata ad alto esplosivo convenzionale e portata del siluro di circa 20 Km.
    Questo sistema d'arma (sottomarino-siluro) era particolarmente adatto alla zona operativa d'impiego del Mediterraneo (agguato in passaggi ristretti contro obbiettivi subacquei e di superficie molto più grandi e potenti )
dati tecnici
Composizione Classe: Attilio Bagnolini (S 505)
                                  Enrico Toti (S 506)
                                  Enrico Dandolo (S 513)
                                  Lazzaro Mocenigo (S 514)

Dislocamento: Superficie  524 T.
                       Immersione 591 T.

Dimensioni: Lungh. 46,2 mt.
                    Largh. 4,7 mt.
                    Pescaggio 4,0 mt.

Equipaggio: 26 uomini

Apparato propulsivo: 2 motori diesel da 2200 Hp
                                 1 motore elettrico su 1 asse
                                 velocità 12/13 nodi in immersione

Dotazioni elettroniche: 1 radar di scoperta in superficie (3RM20/SMG)
                                   1 Ecogoniometro IPD 44
                                   1 Ecogoniometro IP 64/MD 64
                                   1 sistema di controllo lancio siluri/elaborazione dati
                                   1 sistema ESM.

    I quattro somergibili hanno avuto come base Augusta presso il 2° Gruppo Sommergibili ed oggi sono tutti radiati:

Il Bagnolini nel 1990;
Il Toti  nel 1995 (Museo - Milano)
Il Mocenigo nel 1996;
Il Dandolo nel 1999 (Arsenale M.M. - Venezia)

Il Modello in Costruzione
Amici modellisti
    E' giunto il momento di realizzare un semplicissimo ma, bellissimo e realistico, kit di Regia Marina. Tempo fà su di una pagina web di questo sito ho già presentato questo kit, sia in versione Full kit che waterline.  Il modello è realizzato dal mio carissimo amico Giampiero Galeotti; la qualità eccellente della resina, gli innumerevoli dettagli già esistenti oltre a quelli in fotoinciso da applicare, le complete decal che consentono di realizzare uno dei quattro sommergibili che componevano l'intera classe, una vera "chicca".
      Questi kit consentono di realizzare il sommergibile in due distinte versioni: prima del 1985 e dopo questo anno, per alcune modifiche all' elettronica ed al DSRV successivamente installato.

Il Kit

Clicca qui per vedere la galleria fotografica del kit

    Le istruzioni del kit, sono decisamente complete e, per chi lo desidera, la consultazione di qualche foto può  solo aiutare ad una buona realizzazione di un diorama.
    Nelle foto sotto, vediamo il kit in fase di realizzazione, vengono applicate tutte le fotoincisioni previste. Devo dire, nonostante le ridottissime dimensioni, non ho incontrato alcuna difficoltà, a patto che usiate gli attrezzi giusti!
   
              
Colori usati

    La colorazione, per questo modello, non comporta alcun problema! L'attenta ricerca effettuata da Regia Marina mette a suo agio qualsiasi modellista. Nelle istruzioni, infatti, sono riportati molto chiaramente i colori da utilizzare. I riferimenti sono alla Humbrol/Tamiya, colori facilmente reperibili!
    L'unico consiglio, da parte mia, è quello di utilizzare esclusivamente l'aeropenna!

Colori acrilici opachi Humbrol
H 77 scafo;
H 33 o Tamiya XF 1 alcuni dettagli sopra la torretta;
H 12 o Tamiya X 12 la stella della Marina Militare sulla torretta;
H 56 o Tamiya XF 16  altri dettagli sopra la torretta.
   
    Nelle foto sotto vediamo il modello colorato con i colori indicati nella tabella, viene effettuato un legero invecchiamento: chiazze di ruggine applicate in particolari  punti del battello. Inoltre vengono applicate le decal previste, utilizzando il pennant number 506 del Toti. Unica aggiunta non compresa nel kit sono le striscie bianche sulle pinne dei sensori (tre per lato), utilizzando degli avanzi di decal. Questo piccolissimo dettaglio è visibile nelle  sottostanti foto del sommergibile vero.

    Nelle foto sotto, si vede il modello completo di alcuni dettagli: viene applicata la piccolissima bandiera da navigazione sulla torretta; per l'equipaggio sul ponte ed in torretta vengono utilizzati i versatilissimi  figurini in resina dell'Arsenal.
    Quest'ultimi vengono colorati nel seguente modo:

1)    Il Comandante in torretta: Giubbotto da navigazione color kaki e berretto bianco;

2)    Equipaggio sul ponte divisa blu, giubetto di salvataggio rosso, berretto bianco.

    A questo punto, viene preparata la basetta per il diorama, applicando un bordo in plasticard di 3mm per  la successiva simulazione dell'acqua.

    Per la realizzazione della superficie del mare viene utilizzato il classico "DAS" opportunamente modellato.
    Successivamente, utilizzando un foglio di plasticard ad alto spessore, ho creato una dima o una pianta esatta del modello, quest'ultima viene appoggiata sulla superficie del DAS applicato sulla basetta, spingendo prima verso il basso, sprofondandola nel DAS per circa 2 mm e subito dopo spingendo in avanti, creando/simulando così lo spostamento d'acqua a prua da parte del battello.
    Ottenuto questo effetto si toglie la dima in plasticard e si inserisce il modello, si modella ulteriormente il DAS per adattare la superficie del mare allo scafo, soprattutto a poppa dove il timone deve essere completamente contornato dal mare (in questo caso dal Das).
    Importante.. prima di posizionare il modello è assolutamente necessario colorare la superficie del mare con del blu ad aerografo, mentre la classica schiuma bianca è stata creata utilizzando un pennello e colore acrilico Tamiya.
    Non sono un amante di diorami! Questa per me è stata una eccezione e, se vogliamo una nuova esperienza modellistica, ma ora le critiche e giudizi le lascio a Voi !


Il romanzo di fantapolitica scritto da

Marco Mascellani

Ufficiale del Genio Navale e Direttore di Macchina a bordo del SSK 506 "E. Toti"
Clicca qui per vedere il reportage fotografico, da me realizzato, a bordo del "Dandolo" presso l'Arsenale della Marina Militare - Venezia

Luciano Rizzato