Dati
tecnici
La
USS Guam (LPH 9) è stata la quarta unità d'assalto anfibio costruita della classe
Iwo Jima. Fu impostata nel Cantiere Navale di Filadelfia il 15 novembre
1962 e varata il 22 agosto 1964. Alla cerimonia
del varo, Madrina, la signora Vaughn H. Emory Green. Ufficialmente
è stata consegnata all'US Navy il 16 gennaio 1965 al comando del Capitano Norman E. Thurman.
Tipo
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Amphibious Assault Ship (Helicopter)
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Classe
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Iwo Jima |
Cantiere
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Philadelphia Naval Shipyard |
Caratteristiche
generali
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Dislocamento
std
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19.200
tonns
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Dislocamento full |
20.000 tonns |
Lunghezza
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184,00
mt.
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Larghezza
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26,00
mt. circa (varia in alcune zone)
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Pescaggio
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9,00 mt.
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Apparato motore / Propulsione
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Turbine a vapore a ingranaggi Westinghouse
2 caldaie Babcock e Wilcox
potenza max 22.000 Hp su di un solo asse.
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Velocità
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23 nodi
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Equipaggio
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700 uomini + 2000 marines
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Elettronica |
Radar di scoperta/navigazione
guerra elettronica e comunicazioni (dal 1980 al 1998) |
1 radar di scoperta aerea AN/SPS-40;
1 radar di navigazione AN/SPS-59;
1 radar guida del traffico aereo AN/SPN-35;
1 radar controllo traffico aereo AN/SPN-45;
1 radar medium range
surface search AN/SPS-10;
1 TACAN URN-20 (TACtical Air Navigation)
1 AN/SLQ-32 V2 ECM System (electronic warfare passive);
1 SRBOC Mk 36;
Telecomunicazioni via satellite WSC-3
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Armamento
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Armamento
elicotteri/aerei imbarcati
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2 × Basic Point Defense Missile Systems (BPDMS)
Sea Sparrow
2 × 20 mm Phalanx CIWS
2 × Mk 33 3" (50 mm) twin DP mounts
20 × CH-46 Sea Knights
11 × MH-53E/D Sea Stallion
3 × AH-1W Cobra
3 × UH-1N Huey
6 × AV-8B Harrier Marine Corps |
La Classe Iwo Jima
Le
navi d'assalto anfibio della classe Iwo Jima sono state le prime ad
essere progettate e costruite come portaelicotteri. Erano in grado di far
operare fino a 20/25 elicotteri oltre a trasportare un Battaglione di 2000
marine completamente equipaggiato per operazioni di assalto verticale. Credo
che si possa tranquillamente affermare che questa classe è stata
la prima e precursore per un nuovo tipo di nave, non una vera portaerei,
ma un tuttoponte di tonnellaggio e dimensioni decisamente ridotto, con un ampio
hangar sottostante lungo 70 mt.! Il ponte di volo delle unità Iwo Jima era largo al massimo in alcune zone 27,50 mt.
e dotato di due grandi ascensori esterni posti uno
per lato, capaci di sollevare anche più elicotteri
contemporaneamente.
Considerata la necessità d'imbarcare un
battaglione completamente equipaggiato di Marines, ha costretto i
progettisti del Cantiere Navale costruttore, di sfruttare al massimo gli
spazi per i Marines e gli elicotteri, sacrificando di fatto la
propulsione della nave! E' per questo motivo che questa classe di
portaelicotteri ha un solo asse e potenza più limitata rispetto
ad altre navi. A bordo, considerata la tipologia di attività
operativa, era presente anche un mini ospedale con circa 300 posti
letto.
Nei primi anni '80 queste navi furono equipaggiate
anche con l'allora nuovo AV-8A/B Harrier, e si ricorda, che tutti i mezzi
imbarcati erano in dotazione al Corpo dei Marines!
Le unità di questa
classe di portaelicotteri sono state denominate LPH "Landing Platform Helicopter - Piattaforma per atterraggio
elicottero". Questa classificazione fu creata e utilizzata dalle Marine NATO per designare
un tipo di nave da guerra anfibia progettata principalmente per operare
come piattaforma di lancio e recupero di elicotteri e altri velivoli
VTOL.
Infatti il documento STANAG
(NATO Standardization Agreement) stabilisce che con l'abbreviazione LPH
si indica un preciso tipo di nave: "Amphibious Assault
Ship Helicopter" in grado di trasportare e
dispiegare truppe d'assalto utilizzando solo ed esclusivamente
gli elicotteri. Questo tipo di navi, fatta eccezione per la USS Inchon (LPH 12), non erano in grado di
utilizzare mezzi da sbarco.
La classificazione LPH tuttavia è
stata utilizzata solo dalla Marina degli Stati Uniti per le navi
d'assalto della classe Iwo Jima. Attualmente nessuna unità con questa classificazione è più in
servizio attivo con l'US Navy o altre Marine occidentali, essendo state sostituite con le navi multiruolo migliorate/perfezionate" della Classe Tarawa e
successiva/attuale Wasp classificate con le nuove sigle della NATO: LHD (Landing Helicopter Dock) o LHA (Landing
Helicopter Assault). La Classe Iwo Jima
fu composta da sette unità e sono state operative: 3 in Oceano
Pacifico (7^ Flotta) e 4 in Oceano Atlantico (6^ Flotta) ed aveno i
seguenti nomi:
USS Iwo Jima (LPH 2) unità capoclasse
USS Okinawa (LPH 3)
USS Guadalcanal (LPH 7)
USS Guam (LPH 9)
USS Tripoli (LPH 10)
USS New Orleans (LPH 11)
USS Inchon (LPH 12)
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Profilo dell'USS Tripoli (LPH 10) molto simile alla USS Guam (LPH 9)
unico valido profilo trovato sul web!
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Alcune foto dal web |
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In questa foto la USS Guam (LPH 9) mentre conduceva operazioni di volo al largo della costa libanese (1982) |
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Ship Helicopter Operations
Schema per le operazioni di volo |
Le principali antenne di telecomunicazioni
sulle unità classe Iwo Jima |
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Attività operativa della Guam
La
USS Guam ha svolto servizio nell'US Navy per 33
anni, partecipando a molti eventi che sono ricordati oggi nella
storia. Dal
recupero degli astronauti di Gemini XI, alle operazioni di
combattimento a Grenada, per il suo spiegamento nel Golfo Persico a
sostegno dell'operazione Desert Thunder, La USS Guam era sempre presente!
Le unità della classe Iwo Jima,
di fatto, erano al servizio del Marine Corps, pertanto alcune furono
battezzate con nomi che ricordavano luoghi di importanti battaglie per
i Marines. Infatti proprio il nome Guam, per commemorare la storica
battaglia e conquista ottenuta dai Marines dell'isola di Guam nella
seconda guerra mondiale.
La nave era stata progettata per trasportare circa 2.000 uomini del
Corpo dei Marines, completamente equipaggiati e aviotrasportabili con
elicotteri nei punti dell'entroterra designati. Questa
moderna tecnica di assalto anfibio del tipo verticale, utilizzata dal Corpo dei Marines, sfrutta la flessibilità e
l'effetto sorpresa.
Correva l'anno 1966, quando la USS Guam fu schierata come nave primaria di recupero per la missione Gemini XI con gli astronauti Cmdr. Pete Conrad e Lt. Cmdr. Dick
Gordon, furono recuperati a 710 miglia a est della Florida il 15 settembre
1966. Il rientro nell'atmosfera fu visibile all'intero equipaggio della
USS Guam, mentre tre elicotteri erano pronti al recupero subito dopo lo splashdown.
Nel novembre 1976 l'USS Guam partì da Norfolk per il Kenya, attraversando il Mediterraneo e dirigendo per
il Canale di Suez, il 12 dicembre 1976, la Guam lanciò 13
AV-8A "Harrier" per un sorvolo su Nairobi (Kenya), in occasione della
celebrazione del 13° Anniversario dell'Indipendenza del Kenya.
17
gennaio 1977, la USS Guam era nel Mediterraneo, più
precisamente al largo del porto di Barcellona Spagna, questo fu un tragico
giorno per alcuni membri dell'equipaggio. Un
LCM della USS Trenton (LPD 14), alla fonda vicino la Guam, mentre traghettava marinai dal porto a
bordo della Trenton e Guam, entrò in collisione con una
nave mercantile che entrava in porto. Il mezzo di trasporto LCM a seguito della collisione si capovolse uccidendo 49 militari.
La USS Guam nel maggio 1982, sempre in servizio nel Mediterraneo (VI Flotta), fu inviata al largo della
costa Libanese per prepararsi alla possibile evacuazione di personale non
combattente, nel corso della guerra tra le forze israeliane, le forze armate
palestinesi e siriane. Infatti proprio gli elicotteri della Guam evacuarono oltre 600 libanesi, americani e
cittadini di altri paesi dalla città di Juniyah, situata a nord
di Beirut.
Ad
agosto dello stesso anno la Guam sbarcò un contingente di marines a Beirut come parte di una forza
multinazionale per la pace che includeva anche truppe francesi e italiane.
Nell'ottobre
1983, una Task Force comprendente anche la USS Guam, fu inviata
verso la Nazione insulare di Grenada, dove furono salvati circa 200
cittadini americani nell'operazione "Urgent Fury". Durante i suoi 10 giorni di permanenza nelle acque di Grenada, furono lanciati quattro assalti aerei, due dei quali notturni. Durante
queste azioni l'USS Guam fu il fiore all'occhiello del Comando Operativo CJTF 120, fornendo anche un valido supporto
logistico a tutte le unità statunitensi coinvolte
nell'operazione. A dimostrazione di questo, nel dicembre 1989, alla USS Guam fu conferita la "Battle E Award" per
l'eccellente servizio svolto dal suo equipaggio nelle operazioni fino a quella data.
Nel
suo ultimo decennio di attività operativa e, più precisamente, l'USS Guam
dall'agosto 1990, partecipò alle operazioni Desert Shield e
Desert Storm. Durante
questo dispiegamento durato otto mesi circa, la Guam fece parte della forza
anfibia che conduceva operazioni lungo la costa del
Kuwait per neutralizzare le forze
irachene e, in attesa, di un possibile attacco anfibio.
Nel
gennaio del 1991, la Guam lasciò il Golfo Persico e si recò
al largo delle coste Somale per operazioni su Mogadiscio, si trattava dell'Operazione Eastern Exit. Questa operazione consisteva nell'evacuazione di 282 membri dell'ambasciata americana e di altre
nazioni. Concluso questo operazione di recupero, la Guam ritornò
nel Golfo Persico e riprese il suo ruolo nell'operazione Desert Storm.
Proprio questo tipo d'interventi dimostrarono la reale efficacia di
questo tipo di unità navali, in quanto non conducevano
solo ed esclusivamente operazioni militari, ma spesso, anche dei veri e
propri interventi di soccorso umanitari alle popolazioni e/o
personale di ambasciate.
Dall'ottobre
1997 all'aprile 1998, La Guam era sempre dislocata nel Mar Mediterraneo
(VI Flotta) per numerose esercitazioni multinazionali. Ma in questo periodo ricevette improvvisamente senza preavviso l'ordine di dirigere
nuovamente nel Golfo Persico. Fu inviata a supportare le forze militari statunitensi già presenti nell'area per l'operazione Desert Thunder. Questo
improvviso e tempestivo schieramento fu in risposta al rifiuto iracheno di
conformarsi alle ispezioni degli ispettori ONU sulle armi.
Ma poco dopo l'arrivo dell'unità d'assalto, l'Iraq
accettò i controlli, consentendo l'accesso completo e senza
impedimenti a tutti i siti sospetti di armi agli ispettori ONU.
L'USS
Guam il 2 aprile 1998 fu richiamata negli Stati Uniti, la carriera operativa di questa nave era terminata! Fu radiata
dall'US Navy il successivo 25 agosto dello stesso anno.
Il 25 ottobre 2001 la Guam riprese il mare per l'ultima volta, l'unità fu
rimorchiata al largo e utilizzata come nave bersaglio in una esercitazione davanti la costa est
degli Stati Uniti. I'esercitazione
Sinkex condotta dal Gruppo da Battaglia della USS John F. Kennedy
(CV 67) affondò la Guam nella posizione Lat. 31° 14' 22" Nord - Long. 071° 16' 35"
Ovest.
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Il modello in resina dell'Iron Shipwrights USA |
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Il modello misura poco meno di 53 cm
pertanto risulta essere ben in scala
con la lunghezza fuori tutto. |
Il Kit della Iron Shipwrights
Di
modelli dell'americana Iron Shipwrights ne ho tanti in scaffale e tre
già realizzati, vi assicuro che non me ne pento ... anzi!
Come ho sempre sostenuto, questo marchio ha realizzato e realizza
tuttora modelli di navi spesso inedite (ovvero senza valida alternativa
in plastica). Ma prima di scrivere su questo kit vorrei salutare Ted
Paris della Commander Inc. USA che gentilmente ha seguito la
preparazione ed invio di questo modello a me in Italia.
E' un modello che volevo da tempo... ed ora è qui! Il prezzo
è alto, ma ci troviamo davanti un resinome da guerra fredda di
discrete dimensioni, misurati poco meno di 53 cm, che confermano anche il buon
rapporto in scala. In effetti la lunghezza non è elevata, ma
essendo una portaelicotteri aumenta l'altezza e la larghezza di fatto
una mini portaerei.
Questo modello consente anche la realizzazione dell'Hangar, con parti
in resina e fotoincisioni da applicare all'interno, devo dire non male!
Mentre il lavoro più complesso all'esterno è
indubbiamente l'isola.
Questo è quanto da me constatato, guardando da vicino il kit.
Ovviamente le parti che vedete sono ancora da pulire e rifinire, come
anche il ponte di volo, in un unico pezzo di resina, ma ben realizzato.
Già da ora l'incastro è quasi perfetto, ma appena
sarà rifinito andrà sicuramente alla perfezione.
Notevole la quantità di fotoincisioni e decal, ampiamente
documentate su queste tre pagine web del review, che consentono di
rifinire in modo ottimale il modello, ma non solo, le decal,
potenzialmente consentono di realizzare una qualsiasi unità
della Classe Iwo Jima. Vi ricordo che il modello è comunque riferito a queste navi nel 1985!
Questo
particolare, ovviamente è importante, non solo per qualche
differenza sulle strutture e armamento della nave, ma soprattutto per
la componente di volo! Infatti a metà degli anni ottanta
elicotteri e aerei imbarcati avevano livree diverse rispetto ad altri
periodi! Per questo dovrò chiedere aiuto ad un amico esperto
aeronautico!!
Ma ora vi lascio alle mie foto divise in tre pagine web, che possono dire molto di
più delle mie parole scritte qui... seguite come sempre le frecce !
buona visione
Luciano R. |