Un po di storia...
Nel
periodo compreso tra il novembre 1921 e il febbraio 1922, a Washington,
negli Stati Uniti, si tenne la conferenza per la limitazione degli
armamenti navali. In conseguenza a questo trattato, le nazioni
partecipanti, tra cui l'Italia, s'impegnavano a costruire navi da
guerra
con specifiche limitazioni per ogni tipo.
Gli
incrociatori pesanti classe Trento furono le prime navi
specificatamente
progettate per adeguarsi alle condizioni del Trattato navale,
che fissava in questo caso il dislocamento massimo degli incrociatori
pesanti a
10 000 tonnellate ed il calibro dell'armamento principale fino
ad
un massimo di 8" oppure 203 mm.
Una
limitazione che rendeva
difficile includere in un unico progetto: potenza di fuoco,
velocità, alta autonomia e protezione dello scafo.
I
progettisti
italiani ed i vertici della Marina, furono costretti ad adottare
così una
soluzione di compromesso, senza però rinunciare all'alta
velocità di crociera e massima potenza, che era a quel tempo
un requisito fondamentale. Fu sacrificata la corazzatura e
la capacità dei serbatoi carburante (autonomia), pur essendo
queste
unità
armate con cannoni da 203 mm. Vennero costruite tre navi di
questa
classe, le cui
unità hanno avuto nomi di città liberate dal
dominio
austriaco
alla fine della prima
guerra mondiale:
Trento, Trieste e Bolzano
Il modello in resina
Dopo aver esaminato il kit, posso dire che si tratta sostanzialmente di
una buona realizzazione. Utilizzando il solito programma di
conversione, ho verificato che con una lunghezza della nave vera di
196.6 mt dovrebbero corrispondere 56.171 cm, bene io trovo 56,00 cm,
direi molto bene, il modello è in scala!
Da quanto scritto sul fronte della confezione, questo kit in resina
è consigliato a modellisti esperti con questo tipo di
materiali,
la resina è un materiale che necessita qualche attenzione in
più rispetto ai plastica, oltre al diverso tipo di colla e
stucco da utilizzare. Ma per chi mi ha seguito in questi anni
comprenderà benissimo.
Per questo modello non è stato previsto il waterline, lo
scafo
è un unico blocco. Nella parte inferiore, soprattutto sotto
la
poppa presenta qualche piccolo avvallamento nella resina, ma
personalmente non lo ritengo un problema, si elimina facilmente con
stucco per resine, carta vetro e olio di gomito. Ma l'aspetto
più importante è che il blocco dello scafo
è dritto,
nonostante i suoi 56 cm! I dettagli di ponte e sovrastrutture sono ben
definiti, ma se si vuole, sicuramente
anche migliorabili con set generici di fotoincisioni. Il kit
è
fornito di una lastra di fotoincisioni che riproduce i dettagli
più imporatnti, presenti alcune decal (bandiere e coccarde
per
gli RO 43 imbarcati). Inoltre, nella confezione, troviamo anche delle
parti in plasticard e tondini in rame per la realizzazione delle
alberature e tralicci, ma personalmente, suggerisco di utilizzare i
più
rigidi tondini in rame.
Ben schematizzate le istruzioni, decisamnte facili da seguire, una
particolare nota di
merito, va alla Painting Guide! Sono stati indicati i colori
da
utilizzare, con specifico riferimento agli acrilici LifeColor, per
poter realizzare il particolare schema di camouflage applicato al
Trento fino al
1942, presente anche l'importante schema di riconoscimento
aereo sul ponte a prua (bande bianche e rosse)!
Niente male per questo nuovo marchio modellistico, che ha inserito sul
mercato modelli di navi italiane in questa scala, che per il
momento non hanno pari corrispondenti nei modelli in plastica. Tra
l'altro ho visto anche quello che stanno preparando per il prossimo
futuro, personalmente sono fiducioso ed in trepida attesa!
Ma ora vi lascio alle mie foto divise in tre pagine web, che come
sempre possono dire molto di
più delle mie parole scritte qui
buona visione
Luciano R. |