Kit
in resina - scala 1/350
Il primo
Incrociatore
da battaglia della Royal Navy
Classe
Invincible
"HMS
Invincible"
1914
/ 1916
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Pubblicato su / published |
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Erano
i primi anni del 900
Quando
veniva
impostato il primo Incrociatore da Battaglia di tutti tempi. Comandato
dal
grande Ammiraglio Hood, il quale ha scritto nel suo destino un orribile
fine
insieme al suo equipaggio a bordo di questa famosa nave, nel corso
della
Battaglia Navale dello Jutland. Ma l’aspetto più
incredibile di tutta la storia
è che l’ultimo grande Incrociatore da Battaglia ha
portato il suo nome, HMS
Hood!
Nel 1900, le più alte cariche della Royal
Navy, erano decisamente impegnate nella progettazione di particolari ed
innovative classi di navi da guerra, già in quel periodo la
corsa agli
armamenti da parte delle maggiori potenze militari era febbrile.
Da poco, si
era conclusa la fase di
progettazione della famosissima Dreadnought,
quando il Comitato presieduto dall’Ammiraglio
Lord Fisher e composto da:
Sir Philip Watts direttore delle costruzioni navali, William Froude
scienziato
di fama mondiale in architettura navale, Sir John Thornycroft, il
Principe
Luigi di Battenber, gli Ammiragli: Bacon, Jackson, Jellicoe ed altri,
si
occupavano già di una nuova classe di incrociatori corazzati.
I progetti di massima in esame erano cinque
ed avevano in comune le seguenti salienti caratteristiche: un
dislocamento
oscillante dalle 16.000 alle 18.000 tonnellate, un armamento principale
composto da cannoni con calibro da 305 mm
ed una elevata velocità (circa 25 nodi).
Il progetto vincitore risultò essere
quello
denominato “E”, in quanto prevedeva:
l’utilizzo di un apparato motore del tipo
a turbina, le nuovissime torri binate “motorizzate”
ed altre piccole
innovazioni tecniche.
L’esecuzione, fu affidata al costruttore
J.H. Narbeth che operò comunque alcune modifiche al progetto
originario: gli
incrociatori inizialmente erano dotati di quattro fumaioli, ma in sede
di
costruzione furono ridotti a tre. Di questa nuova classe, nel 1906,
furono
impostate tre navi in tre cantieri diversi. I nomi inizialmente
stabiliti
erano: Invincible, Immortality e Raleigh; ma ben presto furono cambiati
in
Invincible, Inflexible e
Indomitable
L’incrociatore capoclasse, HMS Invincible,
fu la quinta unità da guerra della Royal Navy a portare
questo nome, ma in
assoluto il primo Incrociatore da Battaglia di tutti i tempi, venne
impostato
nei cantieri di Sir W. G. Armstrong, Whitworth & Co. Ltd, a
Tyneside il 2
aprile 1906 e varato alle ore 15:00 del 13 aprile 1907, Madrina della
cerimonia
Lady Allendale.
Il 28 dicembre,
mentre era ancora in fase
di allestimento venne accidentalmente urtato dalla carboniera Oden, che
gli causò
lievi danni allo scafo. Venne completato ufficialmente il 16 marzo 1909
e
consegnato alla Royal Navy il
20 marzo
1909.
L’HMS Invincible aveva uno scafo con la
prua di tipo a sperone arrotondato, le alette antirollio erano estese
per circa
il 40% della lunghezza dello scafo, il ponte di castello era
decisamente lungo
e dotato di un accentuato cavallino a prua e poppa. Notevole era anche
l’altezza
di bordo libero, questa infatti garantiva la tenuta in quasi tutte le
condizioni di mare. Alle prove risultarono ottime le
capacità evolutive
e manovriere di questa classe di incrociatori.
Era
dotato di due alberi a tripode completi
di due grandi coffe coperte, posizionate a mezza altezza, queste
venivano utilizzate
per l’osservazione. Il tripode poppiero inoltre incorporava
un picco di carico
per la movimentazione delle imbarcazioni di servizio.
L’apparato motore dell’Invincible era
composto da 4 gruppi di turbine Modello “Parson”,
ogni gruppo comprendeva una turbina
per la marcia avanti ed una per la marcia indietro. Inoltre tutti e
quattro i
gruppi erano ad accoppiamento diretto ovvero turbine – assi
– eliche, quindi
senza ricorrere ad alcun tipo di riduttori/invertitori.
Quest’ultima soluzione tecnica sicuramente non era la
più ottimale, in
quanto le eliche erano sempre costrette ad
alti numeri di giri con il conseguente ed inevitabile effetto di
cavitazione! Comunque
l’apparato motore
di questa classe di incrociatori fu sicuramente la caratteristica
tecnica di
maggior successo dell’epoca. Le turbine, infatti,
dimostrarono tutta la loro
superiorità sulle motrici alternative, grazie soprattutto
alla capacità di
mantenere alti rendimenti nel tempo, dimostrato anche dalle alte
velocità
raggiunte in pieno assetto da combattimento, circa 28 nodi, quindi
abbondantemente
oltre il valore dichiarato da progetto.
La
protezione o corazzatura, su
questa classe di incrociatori, fu
considerata dall’Amm. Lord Fisher
“sufficiente” per gli impegni previsti,
affidando così la loro sicurezza, solo ed esclusivamente
alle doti di velocità.
Lo
spessore massimo
effettivo della corazzatura era di 152 mm
per poco più della metà dello scafo e
per una altezza di un interponte e mezzo nella zona della linea di
galleggiamento. I ponti superiori non avevano protezione verticale,
come anche
tutte le sovrastrutture e l’artiglieria secondaria.
Solo la
plancia di
comando era dotata di una corazzatura di 254 mm.;
limitata era anche la protezione delle
torri binate ed i rispettivi depositi di munizioni situati
immediatamente
sotto. Nel caso specifico delle due torri centrali, i due depositi munizioni erano separati
solo da paratie
longitudinali da 65mm oltre dai locali motori.
Questa disposizione era decisamente
critica, la presenza di tante munizioni in un area così
ristretta, la bassa
protezione e l’immediata vicinanza di locali motori,
comportava l’altissimo
rischio di perdere la nave con eventuali colpi a segno in questa zona.
Fatto
che puntualmente si è verificato nella famosa battaglia
navale dello Jutland
con la conseguente esplosione e totale distruzione della nave con una
sola
bordata.
Gli
incrociatori da battaglia Classe
Invincible, nel 1914 come da piano di costruzione, erano armati con 8
cannoni
da 305/45 mm divisi in quattro torri binate - 14 cannoni da 102/45 mm e
5 tubi
lancia siluri da 457 mm
di tipo subacqueo, queste armi venivano lanciate da tubi posti sotto la
linea di
galleggiamento, due per fiancata ed uno a poppa.
Attività
bellica dell’Invincible
L'antenato di tutti
gli incrociatori da battaglia venne progettato come complemento alla
nuova
linea di navi da battaglia della Royal Navy. Gli incrociatori da
battaglia
infatti avrebbero dovuto agire come forza di esplorazione per le navi
da
battaglia o avrebbero dovuto al massimo operare contro navi da guerra
meno
potenti o pari classe.
Da quanto sopra esposto, questi incrociatori erano corazzati in maniera
inadeguata, con
gravissime conseguenze in caso di battaglia contro navi dotate di
calibri
superiori, ma l’Amm. Fisher affermò che la velocità doveva
essere la loro migliore arma e
protezione, i fatti purtroppo
dimostrarono il contrario e gli incrociatori classe
Invincible sono
stati sicuri ed affidabili solo fino a quando sono rimasti fuori dalla
linea di
battaglia.
Nel periodo prebellico partecipò alle più
importanti manovre della Royal Navy da aprile a giugno del 1909. Prese
parte
anche alla Spithead Review del 12 giugno 1909 ed alla rivista della
flotta al
largo di Southend del 2 luglio. L'Invincible
fu impiegato inizialmente con il 1st Cruiser Squadron fino al 1913. Nel
marzo 1913 fu
coinvolto in un sinistro, a causa della
collisione con il sommergibile C-34.
All'inizio della prima guerra mondiale
prese parte all'azione del 2 agosto 1914 a
Heligoland Bight, prima di essere
inviata con la nave gemella Inflexible
nell'Atlantico meridionale dove prese parte alla prima Battaglia navale
delle
Falkland dell’8 dicembre 1914, in
questa battaglia sparò 513 proiettili da 305 mm
contro il nemico.
Nella
Battaglia dello
Jutland del 31 maggio 1916, l’Invincible fu la nave
ammiraglia del 3rd Battle cruiser Squadron,
comandato dall’Ammiraglio Hood, fino a quando una salva del Lützow colpì la
torre centrale
"Q". L’esplosione ovviamente investì anche i
sottostanti depositi
munizioni e adiacenti locali caldaie provocandone la tremenda
deflagazione. A
causa dei devastanti effetti la nave si spezzò in due
tronconi affondando
rapidamente.
Dei 1.021 uomini di equipaggio, solo sei
riuscirono a salvarsi, a bordo dell’Incrociatore perse la
vita anche
L'ammiraglio Hood.
Dopo la
guerra il relitto venne localizzato da un cacciamine sulle coordinate
Lat. 57°
02' 40" N Long.
006° 07' 15"
E, alla profondità di circa 60 m.
Il Modello in Costruzione
Amici modellisti
provo
ora a realizzare un modello di una nave inglese, sempre in resina,
prodotto
dall'americana Iron
Shipwright/Commander. Esattamente il primo Incrociatore da battaglia
della Royal Navy del 1913!
Questo modello è un Limited
Edition full kit di
discreta
qualità, necessita di qualche intervento, ma per essere un
modello in resina, siamo nella normalità!
Il kit è composto da
poche parti,
le limitate sovrastrutture sono già incluse nel grande pezzo
in
resina e dovranno essere solo completate. La lunghezza fuori
tutto dello scafo
è di 48 cm.
Nelle
sottostanti foto è possibile vedere la confezione e tutte le
componenti del kit americano compreso le tre schede di fotoincisioni,
ottima la qualità delle fotoincisioni, assenti invece le
decal ,
per
questo modello in
effetti non ce ne
sarebbe bisogno, ma il none della nave "Invincible" da apporre a poppa
completerebbe questo inedito kit.
Le istruzioni del kit, sono decisamente essenziali,
quindi si rende necessaria la consultazione di libri, monografie, foto
e quant'altro può essere utile! Io ho pensato di richiedere
all'Inglese
White Ensign Models, anche un interessante piano di costruzione,
composto da due grandi
fogli (foto grande sotto).
Dopo
questa piccola introduzione passiamo alla realizzazione:
dai disegni a disposizione si notano le
piastre di acciaio (presumo inbullonate) che componevano lo
scafo; ma il kit è liscio! Quindi ho pensato di riprodurle
(dove
possibile) utilizzando due metodi:
- incisione;
- sovrapposizione con del sottilissimo plasticard.
Il risultato lo si vede nella foto
sotto, lasciando
a voi la critica! Oltre a questo visibile miglioramento
(spero!),
ho ripreso tutti i portelloni orizzontali e verticali,
utilizzando set generici di fotoincisioni della Gold Medal Models
(ovviamente in stile inglese).
I cavalletti porta/assi eliche sono
completamente
ricostruiti, utilizzando delle lamine e sezioni di tondino in rame.
Ultimo lavoro, però di riparazione, vengono asportate
quasi tutte le cappe per la circolazione forzata d'aria situate sul
ponte di coperta; tutte le bitte e gli argani salpa ancore, in quanto
rovinati dalle bolle d'aria nella resina. Fotunatamente mi erano
avanzati dei pezzi (praticamente uguali) da altri kit, pertanto ho
potuto effettuare la sostituzione. Inoltre vengono aggiunte le bocche
passacavi a prua ed a poppa, quest'ultimo particolare dettaglio non era
presente nel kit.
colori
usati
La colorazione, per questo modello, diventa quasi un problema!
Purtroppo quasi tutte le case produttrici di colori hanno una grave
lacuna nelle colorazioni navali del periodo (I guerra mondiale e
antecedenti). Da contatti con l'inglese WEM, sono stati consigliati i
seguenti colori (anche se alcuni adattati):
Colori acrilici
opachi
White Ensign Models
RN 03 AP 507C Light Admiralty Grey on
all vertical surface.
RN 01 AP
507A Dark Admiralty Grey on all steel decks.
RN 24 Corticene bridge decks
CO1
Teak
on all wood decks
RN
19
Royal Navy antifouling red (per
la
parte immersa dello scafo)
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NOTA: Da ultime ufficiose
notizie, la
stessa WEM sta preparando dei Chip Set di colori per la Royal Navy WW I
, speriamo bene!!
Dopo un accurata pulitura e
lavaggio del modello si
passa alla colorazione, ovviamente con aeropenna, io utilizzo due a
doppia azione intercambiando all'occorrenza gli aghi ed ugelli. Il
pennello morbido "00" solo per i ritocchi. Nelle foto sotto una
sequenza fotografica da poppa a prua del modello (blocco intero)
colorato con gli acrilici della WEM.
Sulle fiancate è stato
già applicato
un pò di invecchiamento, soprattutto nella zona prodiera
vicino
le cubie delle ancore.
In alcune foto sopra
già si intravedono alcuni dettagli successivamente applicati
sul
ponte e sovrastrutture. A prua applicato il catenario, utilizzando le
catene dell'italiana "AMATI" (Tipo F); applicati anche gli
assi,
utilizzando dei tondini in rame, sostituendo quelli in resina del kit.
Ultimo dettaglio applicato e visibile in queste foto sono i sei pezzi
da 4" nella sovrastruttura principale verso prua (artiglieria
secondaria). Anche in questo caso ho sostituito le parti in
resina utilizzando un set della francese L'Arsenal
AC 350
23 Brass Barrels, le canne
sono state accorciate ed inserite in un foro applicato alla torre.