Dopo
aver realizzato i modelli “Liberty”, "Indianapolis"
e
"Montecuccoli", eccomi qui
alle prese con un altro modello in resina, sempre più
impegnativo, dal punto di vista modellistico ed economico!
Questo modello dell’americana Yankee Modelworks
è decisamente tra i più costosi.
Comunque i suoi 65
cm
di lunghezza (tutto in
resina) giustifica in parte l’alto costo.
Nella
foto sottostante si può vedere la confezione e tutte le
componenti del
bellissimo kit americano, questa volta lo scafo e tagliato alla linea
di
galleggiamento, pertanto dà la possibilità di
realizzare
un diorama. Ma come
sempre, io preferisco vedere la nave in tutta la sua forma ed in
particolar
modo per questo modello. Nelle
successive foto infatti si potranno
apprezzare le particolari ed eleganti forme di carena di questa nave.
Il kit in esame,
a mio
parere, è tra i migliori in assoluto per qualità
di
resina e dettaglio. L’unica
difficoltà incontrata è stata l’unione
delle due
parti (opera viva ed opera
morta). Inizialmente pensavo ad un modello deformato, classica banana
dei
modelli in resina, considerando inoltre l’elevate dimensioni
dello stesso.
Invece no! Con mia grande sorpresa era solo un eccesso di resina
sull’ampia
superficie di contatto del pezzo inferiore (opera viva).
Pertanto, armato di tanta
pazienza, carta vetro, piccoli
accorgimenti e tanta manualità, ho risolto il problema
brillantemente ed in
poco tempo. Le altre componenti del kit sono contenute in due buste
separate,
una per le parti che compongono le sovrastrutture in resina e
l‘altra tutti i
dettagli in metallo. Una grande scheda di fotoincisioni marchiata
“Trident” ed
un foglio di decal. Assenti purtroppo vari tondini in rame.
Nella
media la scheda di fotoincisioni, per qualità e numero di
dettagli, infatti con
queste, oltre alle normali scalette verticali ed inclinate a
45°,
draglie ecc.,
alcune parti vanno a completare parte delle sovrastrutture ed il ponte
di volo
a poppavia della nave (zona della catapulta e parcheggio aeromobili
imbarcati).
Normale e comunque completa la dodazione di decal che comprende
soprattutto
bandiere nazionali di navigazione
e
coccarde per l’aereo imbarcato.
Ovviamente per
poter
realizzare in modo fedele questo
modello, è assolutamente necessario documentarsi, io ho
utilizzando monografie
ed Internet, ed esattamente la
Classic Warship
nr.13 IJN Kongo Class Battleships;
Profile Morskie IJN Hiei “Limited
Edition”
e IJN Kongo nr. 4.
Nonostante
quanto detto, ho comunque deciso di migliorare questo già
validissimo modello. I
dettagli
migliorabili sono l’armamento
della nave, dal principale al secondario. Possono essere sostituite
tutte le
canne in dotazione al kit con quelle dell’azienda
Steve's CNC Cut
Barrel
- Set “IJN Kirishima Limited Edition”
14
x 6”
50 cal Casement guns and 8 x 5”
AA guns plus the mains
Nota
importante
questi set di miglioramento, purtroppo non sono
più reperibili, a causa della morte improvvisa di Steve
avvenuta
il 1° Agosto
2006
Il
lavoro più difficoltoso
consiste nell’unione delle due sezioni, come accennato
precedentemente, va
asportato l’eccesso di resina sull’ampia superficie
orizzontale di contatto. Fatto questo, si
operano due buchi (uno per ogni metà), questi
devono
combaciare per l’inserimento di un tondino.
Tutto ciò va
fatto per rendere
sicura l’unione delle parti con l’utilizzo inoltre
di colla
bicomponente per
resine. Unite le due metà, si
procede all’asportazione sulle fiancate di un bordo di circa 2 mm
per lato, anche
questo è
un eccesso di resina nella colata. Nel fare questo intervento bisogna
stare
molto attenti a non modificare le line di carena e soprattutto a non
rovinare
il modello.
Questo lungo lavoro di
preparazione dello scafo, ha richiesto tanta manualità,
considerando anche le
notevoli dimensioni del modello e conseguente peso. Dopo aver eliminato
la
resina in più, si procede al paziente lavoro di stuccatura,
utilizzando stucco
per resine e soprattutto la stessa polvere di resina residua e colata
nelle
fessure con del collante. Completata
la stuccatura, si
applicano sullo scafo le appendici di
carena:
- Cavalletti porta
assi;
- Assi
(quest’ultimi ottenuti con tondini in rame);
A
questo
punto lo scafo è pronto per la colorazione ovviamente dopo
aver
effettuato un accurato lavaggio con acqua tiepida per togliere la
sostanza
oleosa che si trova ancora in molti parti del modello.
COLORI
E RIFERIMENTI
Per questo modello, la
colorazione consigliata dalle istruzioni del kit è corretta,
consultando le
pubblicazioni/monografie a mia disposizione, si deduce infatti, che nel
Giugno
1935 presso l’arsenale di Sasebo, la
Kirishima
effettuò la seconda ed ultima grande
ricostruzione. La prima ricostruzione invece avvenne
nell’Arsenale di Kure.
Perché questo? Per chi non lo sapesse ancora, le navi da
guerra
della marina
imperiale giapponese avevano diverse tonalità di grigio,
proprio
in funzione
dell’Arsenale dove veniva effettuato
l’allestimento.
Pertanto la Kirishima aveva la
tonalità finale di “Grigio Sasebo
Arsenal” applicata
sopra a quella di “Kure
Arsenal”.
A
questo punto, che colori
utilizzare? Non è noto alcun Federal Standard, ma due
aziende
preparano colori specifici:
- Testor
con dei nuovissimi acrilici specifici per la Marina
Imperiale
(talmente nuovi che sono ancora irreperibili sul mercato italiano al
momento della stesura di questa documentazione);
- White
Ensign Models, decisamente
più facili da reperire.
Pertanto
ho
scelto i colori della WEM
TABELLA
COLORI
WEM CC IJN 02 |
IJN KURE GREY |
WEM CC IJN 01 |
IJN
SASEBO GREY |
WEM
CC IJN 09 |
IJN DECK TAN |
WEM CC IJN 10 |
IJN LINOLEUM |
TAMIYA XF-9 |
HULL
RED |
Si procede
alla colorazione, io ho deciso di iniziare dallo scafo con il
Tamiya Hull Red, con 2 passate di aerografo. Ovviamente tra una e
l’altra
almeno 24/36 ore per una buona essiccazione del colore. Lo stesso
discorso vale per l’acrilico della Wem,
anche
se quest’ultimo mi parso più delicato con nastri
carta
adesivi per il
mascheramento. Viene stesa prima una buona mano del “Grigio
Kure
Arsenal” e
successivamente una di “Grigio Sasebo Arsenal”
esattamente
come è avvenuto
nella realtà tanti anni fa! Ultimo colore è il
“Deck Tan” sul grande ponte in
legno, anche qui due passate di aerografo e ritocchi con pennello
morbido.
Nelle sottostanti foto si può vedere il modello con la sua
colorazione, il ponte in legno è già leggermente
invecchiato!
Completato lo scafo, si procede
alla realizzazione delle prime sovrastrutture. In questo modello
noteremo una
notevole presenza di tralicci, tutti da realizzare in fotoinciso. Nelle
successive foto vedremo le realizzazioni (quasi complete) posizionate a
scopo dimostrativo sul modello
Ora passiamo alla sovrastruttura
principale, questa è composta da 8 ponti sovrapposti!! Ma
tra un
ponte e l’altro
vanno inserite un infinità di fotoincisioni: strutture,
supporti angolari, draglie, scalette verticali, numerose plance
su più livelli e parti in metallo. Sicuramente di non facile
realizzazione,
infatti tutti i ponti sono stati adattati uno all’altro a
causa
di imprecisioni
degli stampi, alcuni sono stati abbassati altri sono stati aumentati in
altezza
con del plasticard, tutto questo per far combaciare le parti in resina
con quelle in metallo fotoinciso. Il risultato lo si
può
vedere nelle sottostanti foto
Si
aggiungono ulteriori dettagli a prua: catene ancore, bocche passa cavi.
Inoltre
si effettua un invecchiamento più accentuato, sul ponte a
prua,
in
quanto gli agenti atmosferici (colpi di mare in particolare) portavano
a deteriorare
più decisamente questa zona di ponte. Inoltre la maggiore
presenza di parti in
ferro (catene, ancore, bitte ecc.) contribuivano ad una maggiore presenza di ruggine.
A
poppa,
esattamente tra la 3 e la 4 torre, si trova la zona interamente
dedicata alla
componente di volo della nave. Nella foto sopra si vede il ponte,
realizzato
completamente in metallo fotoinciso, completo di binari, quest'ultimi
vengono applicati prima della colorazione e successivamente vengono
applicate due buone mani di "Linoleum" della Wem, colore tipico in
queste zone di ponte sulle navi giapponesi. Nella terza foto si vedono
i due fumaiuoli colorati
ma non acora completi, saranno da aggiungere le tele bianche sulle
draglie e tutti i proiettori e qualche altro piccolo dettaglio!