La
realizzazione
ASSEMBLAGGIO
DELLO SCAFO
La scomposizione
dello scafo da parte della casa produttrice permette di eseguire il modello sia
full hull sia waterline. Lo scafo è diviso in tre parti principali: l’opera
viva in un unico pezzo e i due semigusci dell’opera morta. Mettere insieme il tutto
è realmente un piacere, poiché già dalle prove a secco si capisce che l’uso
dello stucco è veramente limitato se non addirittura assente.
Sette rinforzi
interni permettono un corretto allineamento dei tre pezzi principali, grazie
anche alla scelta di unire i rinforzi interni con l’opera morta tramite dei
bulloni. Notevole il fatto che nella giunzione tra la parte superiore dello
scafo e quella inferiore non ci sia assolutamente bisogno di ricorrere allo
stucco, con il conseguente rischio di rovinare il dettaglio superficiale.
Anche il ponte
si unisce al resto del modello sia con la normale colla sia con delle viti
fornite nel kit stesso. Esso è diviso in tre tronconi principali ed anche in
questo caso le giunzioni sono in sostanza invisibili. Ovviamente prima di
collocare la parte poppiera bisogna colorare il sottostante ponte. In questa
parte del modello i dettagli riprodotti sono davvero innumerevoli, ma una volta
sistemato il “ponte di volo”, purtroppo non sarà possibile vedere molto vista
la distanza ridotta tra i due ponti.
Ottima anche la
scelta di riprodurre in fotoincisione il sistema di smagnetizzazione dello
scafo da applicare allo stesso, anche se comunque è in un set di dettaglio a
parte.
L’applicazione
dello stesso è stata leggermente laboriosa vista la mancanza delle istruzioni e
per l’attenzione posta a non sporcare lo scafo con la colla cianoacrilica
necessaria per l’applicazione.
Molto utile per
noi modellisti, l’aver fornito in acciaio i 4 assi delle eliche, che facilitano
il montaggio e permettono un ulteriore tocco di realismo al modello.