Eccomi qui, dopo una lunga pausa,
si torna a fare modellismo!
Il modello di una nave della Kriegsmarine,
da me mai realizzata. Sono alle prese con un kit Dragon, che
inizialmente, sembrava essere un buon kit. Ma ora che ci metto mano, mi
accorgo che non è proprio così!
Qualche amico, in passato mi diceva: "perchè fai sempre
modelli in resina!" ... beh la risposta è proprio qui!
Considerando che questo kit costa abbondantemente oltre i 100,00 euro
oltre a circa 130/140,00 euro di fotoincisioni dedicate uniti ad altri
accessori e colori..... dai modelli in plastica, si pretende
una qualità decisamente superiore!
Invece mi ritrovo un kit pieno di ritiri di stampo e poi con mezzo
centimetro
in meno di modello! Si proprio così, calcolo fatto con
convertitore di scala e centimetro alla mano, ho constatato che
è fuori
scala!
Per questo motivo raramente realizzo modelli in plastica, oggi
il
costo di questi kit è veramente sproporzionato a quello che
si
offre! I resina sono sicuramente più precisi, completi e
tutto sommato, con un
costo decisamente più basso!
Considerazioni personali a parte, proverò a
realizzare questo Scharnhorst
e .... sperando bene che non vi saranno altre sorprese in futuro
durante la fase di realizzazione. Iniziamo proprio bene!! Eh eh... |
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In
queste foto potete vedere le zone interessate, le peggiori sono quelle
dei masconi, praticamente dei buchi! Non avevo mai usato tanto stucco
su di un modello in plastica!
Nella
foto a fianco la zona di giuntura dei ponti, anche qui una fessura di
circa 2 mm, sicuramente sarà invisibile con il montaggio
delle
sovrastrutture, però .... |
Si
procede, anche se lentamente!
Si completa lo scafo applicando la fotoincisione che simula il cavo
"Degaussing" ovvero un sistema di demagnetizzazione; Il procedimento
usato sulle navi, ha lo scopo di creare acciaio amagnetico,
con il
quale si elimina la carica magnetica sullo scafo di una nave, per
renderla ovviamente meno individuabile dalle mine magnetiche. Fatto
questo si applicano anche gli assi portaeliche.
A questo punto è preferibile assemblare anche le
sovrastrutture
principali, senza eccedere nel dettaglio, solo l'essenziale! Questo per
consentire una successiva e corretta applicazione sullo scafo e
sovrastrutture del complesso schema di camouflage, infatti questo, si
estende su molte zone delle sovrastrutture. |
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Nelle
due foto (ai lati) potete vedere le sovrastrutture del fumaiuolo e
dell'Hangar, queste necessitano dell'applicazione di fotoincisioni. Va
fatto ora, prima di proseguire con la colorazione e completamento delle
stesse! |
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Nelle
foto sotto, metto in evidenza una modifica apportata alla nave nei
pochi anni di attività operativa. Nelle foto d'epoca vedrete
che
dal 1939 al 1942 la controplancia era scoperta! Ma nel 1943 fu coperta
e chiusa, il bel disegno in 3D lo evidenzia in modo impeccabile. Il kit
Dragon, anche se riferito al 1941 permette questa
importante modifica. |
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sovrastruttura
e plancia
nel
1943 |
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1939/
1940 |
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Febbraio
1942
Operazione
Cerberus |
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Nel frattempo sto provando a
risolvere il dilemma della colorazione di questo Scharnhorst
Il modello sarà riferito all'ultimo periodo ovvero settembre
- dicembre 1943
sotto un'analisi della colorazione "Campagna di Norvegia" |
DKM
Scharnhorst dicembre 1943
Camoflage/Painting
guide
Lo schema di camouflage è abbastanza corretto e proviene
dalla Monografia Warship
Pictorial nr. 36
Ma i colori di questo profilo sulla monografia sono indecifrabili!
Quindi, su di esso, ho inserito i colori che io
utilizzerò
sono stati identificati 4 toni di grigio!
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riferimenti
fotografici
Due foto del periodo interessato
6
settembre 1943 circa
Campagna
di Norvegia |
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La
foto che mi ha creato maggiormente dubbi e, che alla fine ha
determinato la scelta dei colori, è questa a sinistra.
Non credo che la causa sia la luce o il fotoritocco, anzi nella foto
è evidente la differenza di toni dei grigi utilizzati, dove
spicca nettamente il grigio antracite che è quasi un nero! |
Pertanto
dopo aver guardato le foto a disposizione, sentito il parere di amici
modellisti e nonostante i numerosi dubbi, ho iniziato la colorazione
dello scafo utilizzando i colori elencati sotto. I libri da me
consultati danno tutti versioni differenti e,
soprattutto per questo periodo, nessuna indicazione precisa circa i
colori da utilizzare! Quindi in situazioni come questa, in assenza di
dati storici certi... vale sempre la regola di prendere in
considerazione la "
foto più corretta dal punto di vista cromatico!"
Pertanto, per la carena (opera viva), nessun problema, si
può usare indifferentemente il Lifecolor UA 606 oppure l'AK 731,
sostanzialmente
simili e riferiti comunque al "Schiffsbodenfarbe III Rot
5" .
I problemi arrivano con l'opera morta della nave, personalmente ho
contato ben 4 toni di grigio:
Zona prodiera
3/4 e linea di galleggiamento Grigio Antracite - RAL 7016 - Vallejo
70.995 Model color;
Zona scura
sopra la linea di galleggiamento Dunkelgrau - Lifecolor UA 605;
Zone di grigio
curvilinee e bande verticali DKM 51 Dunkelgrau -
Lifecolor UA 602;
Zone di grigio chiaro
prua/poppa e bordino di contorno DKM 50 var. Hellgrau -
Lifecolor UA 603.
Tutto questo,
secondo la mia analisi, ovviamente! Ma potrei anche sbagliare....
Sotto potete vedere il modello con lo schema al completo |
Starboard side |
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Port
side |
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The
wooden deck |
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Dopo
aver sistemato lo scafo e gran parte del ponte in legno, si procede con
qualche dettaglio di ponte a prua, per poi continuare con la
colorazione
della prima sovrastruttura. La decal a prua è in
dotazione
al kit, non è male, ma a mio parere è leggermente
grossa
di spessore, questo sicuramente agevola l'applicazione ma di fatto
costringe ad un maggior uso di ammorbidente per decal, per farla
adattare al meglio possibile sul ponte in legno!
Per
quanto riguarda la sovrastruttura è un vero martirio... si
è costretti a mascherare 3-4 volte ! Su di essa
ben 4 toni
di grigio si dovranno applicare.
Poi con molta cautela e,
gradualmente, si procede all'applicazione dei ponti in legno sui vari
livelli. Personalmente consiglio di portare a termine la colorazione
delle parti interessate ed in ultimo posizionare i ponti in legno. |
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Ora
è giunto il momento di applicare le fotoincisioni e, al
termine
di questa sovrastruttura, si completerà la colorazione con
aerografo, utilizzando una bassa pressione del compressore! Io uso due Paasche,
in particolare il TGX Talon, utilizzando l'ugello giusto, diventa quasi
una penna! |
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