Come precedentemente scritto, questo set va molto bene anche per il resina!
Pertanto ho completato l'opera viva con il montaggio delle due coppie
di eliche (destrorse e sinistrorse), ma soprattutto ho completato il
sistema di fissaggio del modello alla imponente base in legno massello
di mogano!
Viene applicata una piccola base centrale dello stesso legno, per poter
"staccare" quel tanto che basta, il modello dalla base principale!
Vengono inoltre praticati due fori passanti tra base e modello che, con
due robusti tondini di rame, di fatto bloccano in modo sicuro il
modello e ben visibile nella foto sotto.
Nelle foto sotto è
possibile vedere la ricostruzione dello sperone a prua, utilizzato per
la manovra dei paramine. La parte viene riprodotta con un adeguato
spessore di plasticard e praticati i "due fori". Inoltre è
possibile vedere il completamento delle cubie delle ancore con le
previste parti in fotoinciso e opportunamente sagomate.
E' iniziato anche il lungo e paziente lavoro di applicazione degli
argani salpa ancore, verricelli di manovra e i numerosi "funghi o
cappe" della ventilazione, sul ponte se ne dovranno applicare veramente
tanti!
Nella foto centrale sopra, è visibile la struttura sotto
la seconda torre con il "paraonda" in metallo fotoinciso. Nel kit in
plastica questa parte è sicuramente già pronta, ma per
questo resina il paraonda è in fotoinciso e pertanto va sagomato.
Grazie ad un amico, illustre e bravissimo modellista, da poco ho ricevuto un
schema, copia dell'originale dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico datato
24 ottobre 1942 e riferito alla specifica "manovra d'ormeggio prodiera
e dei paramine" del Roma! Un foglio lungo cira 1 metro e mezzo
riportante l'esatta posizione delle manovre (catene e cavi) che
movimentavano i paramine! Un dettaglio sicuramente difficile da
realizzare ... ma ci proverò.
Da questa tavola ho estrapolato, con un paziente lavoro sul computer, pixel dopo pixel, la
vista esterna della prua e pianta del ponte di castello
(disegni sotto). Queste congiuntamente, mostrano l'esatta collocazione
delle catene e cavi di manovra dei paramine sul ponte del Roma.
R.N. Roma
Manovra d'ormeggio prodiera
e dei paramine |
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Terminato il lavoro di grafica
sul computer, si prosegue con la realizzazione dei dettagli di ponte.
Ho pensato di partire dalla poppa, un mio personalissimo metodo, ovvero
iniziare dalla prua o poppa e finire sull'opposto, questo per essere
sicuri di non dimenticare nulla dei numerosissimi particolari da
applicare. Il Roma in particolare, di dettagli sul ponte ne ha
veramente tanti! Dopo aver applicato tutte le varie cappe di
ventilazione, bitte, verricelli, binari dei carrelli porta aeromobili e
altre robette.. si realizza la catapulta! Qui Giampiero Galeotti (Regia
Marina Mas) ha fatto veramente un bel lavoro, oltre alla classica parte
in fotoinciso, si trova anche una parte in resina da applicare
all'interno. Si opera inoltre una semplice autocostruzione con il
plasticard ed il risultato lo vedete nelle foto sotto.
Catapulta e gru di servizio |
parte in resina della catapulta
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parti esterne autocostruite
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in questa foto la gru è completamente abbassata
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In questa foto la gru è estesa
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Per quanto riguarda la gru di
movimentazione degli aerei imbarcati, si può scegliere in quale
configurazione realizzarla. E' noto che la gru era del tipo a
scomparsa, ovvero la parte superiore si abbassava per consentire il lancio dell'aereo,
altrimenti impossibile per gli ovvi motivi di spazio e posizione
decisamente ravvicinata della stessa alla catapulta, se con un
pò di pazienza guarderete attentamente le foto del Roma in
questa zona, noterete le varie posizioni e forme della gru.
Nella mia realizzazione la gru è completamente abbassata e
brandeggiata quasi fuoribordo, ma mancano ancora i cavi che presto
applicherò, simulati con la solita sottile lenza da pesca.
Nelle foto sotto, la prima fase di realizzazione dei mast
Inizio con quello poppiero più
piccolo, mi affido ai mast della BMK, ovviamente questi vanno
tagliati su misura e adattati allo scopo, quello che vedete nelle foto
è la struttura realizzata all'80% manca ancora qualcosa e i cavi
ovviamente!
L'albero principale, nelle foto sopra invece, è realizzato esclusivamente con tondini e
filo di rame
Alla struttura principale vengono
praticati due fori ( foto A ) per garantire un sicuro fissaggio delle aste
orizzontali. Questi ora dovranno essere colorati e fissati definitivamente,
per poi proseguire con l'applicazione dei cavi e tiranti.
Come accennato sopra, si effettua la
colorazione! Ed ora si inzia ad applicare i tiranti sul primo mast,
utilizzando lenza da pesca da 0,06 mm di diametro! Un capello ....
Fatto questo giusto una scaldatina con un piccolo asciugacapelli a
mezza potenza e ad una distanza di circa 10 cm per aggiustare la
tesatura..... il gioco è fatto! Ma attenzione a non scaldare
troppo, la lenza potrebbe andare troppo in tensione! Solo quel tanto che
basta!
Un piccolo cambiamento di programma...
Ho deciso di realizzare il Roma al periodo "Agosto 1943" e non più primavera dello stesso anno. Ci sono alcune variazioni sulla colorazione (camouflage).
Oltre all'applicazione del Radar GUFO, vi sono alcune differenze sul
camouflage che nelle due foto storiche di riferimento, si potranno
facilmente vedere.
a) Le canne dei calibri 381, 152, 90 da grigio chiaro a grigio scuro;
b) Tutte le superfici orizzontali, per esempio, la parte superiore
di tutte le torrette dei 90 mm e telemetri saranno colorate in grigio
ponte, mentre tutte le altre torrette lo erano già.
Sembrano
invariati: il camouflage sulle superfici "verticali" della nave e le strisce bianche e rosse sul castello di prua, per
quest'ultime s'iniziò la cancellazione a settembre poco prima
dell'affondamento.
Guardando bene le foto sotto noterete proprio queste variazioni !
Primavera 1943 La Spezia |
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Agosto 1943 |
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Per quanto riguarda
l'applicazione sul modello, delle torrette dei 152 mm, ponete
particolare attenzione ai telemetri! Infatti queste torri sono due
destre e due sinistre!
Utilizzando il bel disegno di pianta del mitico Maestro Giancarlo
Barbieri, vi ho evidenziato con le frecce blu la corretta applicazione
di queste torrette, pertanto molta attenzione a questo particolare
dettaglio. Inoltre sul cielo delle torrette a poppavia della nave vanno
posizionati due "carley" mentre su quelle a proravia, due mensole per
le armi leggere AA.
La colorazione dei Carley, va effettuata seguendo la
tipica in giallo e rosso, mentre la distribuzione di queste
zattere di salvataggio sulla parte superiore delle torri è come
visibile nella
foto "A" nei riquadri sotto.
Sotto, invece un praticissimo schema ideato dall'omnipresente Giampiero
Galeotti, grazie a questo pratico foglio che, stampato su di un foglio
A3, vi fornirà utili consigli per la colorazione e soprattutto
vi indicherà come colorare la parte interna e posteriore delle torrette dei
152 mm verso poppavia.
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FOTO A
Le torrette dei 381 mmm
quasi ultimate |
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Nella foto sopra a destra, una panoramica del
modello allo stato attuale, ma ovviamente le sovrastrutture, le
torrette e fumaioli non sono ancora incollati, ma solo posati per
le consuete prove, come anche il camouflage, non è completo!
Set resina con canne ZW 3506I scala 1/350
20 mm /65 AA gun BREDA
4 (2 x 2) a pack metal barrels |
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